16 – Nel Covo dei Teschio di Lupo
GIORNO 14 FLAURMONT
Voran guidava il gruppo attraverso la foresta pietrificata. Gli alberi, un tempo rigogliosi, si ergevano ora come spettri di pietra grigia, silenziosi testimoni di un antico maleficio. Il fitto intreccio dei rami e delle foglie pietrificate creavano una sorta di alto soffitto sopra le loro teste impedendo alla luce del giorno di illuminare a dovere il loro cammino avvolgendo tutto in una costante penombra. Accanto a lui Souane avanzava con passo sicuro, il suo spadone stretto in pugno. Quando poteva aiutava il compagno a seguire le tracce dei Worg in fuga. Dopo che Seebo aveva lanciato la sua Palla di Fuoco uccidendo tutta la pattuglia goblin, avevano lasciato Chesnock, il lupo di Voran, a guardia dei loro cavalli e la compagnia si era messa subito in marcia. I Worg che erano sopravvissuti alla magia dello gnomo forse li avrebbero condotti al covo dei Teschio di Lupo.
Il gruppo si trovò di fronte a una biforcazione del sentiero. "Tracce di lupacchiotti e goblin" annunciò Voran scrutando il terreno. “E da questa parte solo i Worg tornano indietro” aggiunse Conner. Gli avventurieri proseguirono seguendo il sentiero preso dai Worg in fuga. Dopo un'ora di cammino l'hin, che era in avanscoperta e si era arrampicato su un albero pietrificato per osservare la via davanti a loro, saltò giù agilmente quando i compagni lo raggiunsero. "Sento rumore di acqua e vedo delle luci laggiù". Indicò un punto tra le formazioni rocciose.
Cautamente, Voran e Conner si avviarono in quella direzione, mentre gli altri si nascondevano tra le ombre. Dopo aver percorso una quindicina di metri, intravidero un fiume dalle acque scure che scorreva lento, scavalcato da un ponte: un antico tronco d'albero pietrificato secoli prima. Sull'altra sponda, una fortificazione di pietra si ergeva minacciosa, illuminata da torce che proiettavano delle flebili ombre danzanti. Goblin armati in compagnia di due Worg pattugliavano l'ingresso a quella fortificazione ricavata nel tronco di un grande albero pietrificato. Le loro voci stridule si mescolavano al rumore dell'acqua del fiume.
Tornati indietro, Voran espose la situazione agli altri. "Forse abbiamo trovato il covo dei Teschio di Lupo. Oltre un fiume c'è una fortificazione di pietra, ben difesa. Cosa facciamo?".
Seebo si grattò il mento. "Se avessi ancora una palla di fuoco... ben piazzata... potrei fare piazza pulita". Ma lo gnomo illusionista aveva già usato quell'incantesimo per quel giorno. "Troppo rischioso comunque", rispose Keruin. "Potremmo attirare altri goblin". "Potremmo risalire il fiume", propose allora Voran. "Magari c'è un altro passaggio." Conner sogghignò. "Potremmo usare un'illusione di Seebo per attirarli fuori. Qualche bella fanciulla che corre nel bosco, magari?". Voran scosse la testa. "Non abbiamo tempo per queste sciocchezze. Dobbiamo essere rapidi e decisi". "Si, ma non possiamo farci vedere allo scoperto" disse Liziano. "Ci bersaglierebbero con le frecce". "Potremmo usare i cespugli pietrificati come copertura" suggerì Voran. "Avvicinandoci di soppiatto e colpirli di sorpresa". Liziano allora propose un piano: "Lancerò un incantesimo del Sonno sui goblin di guardia al ponte, mentre voi bersaglierete i Worg con dardi e frecce. Forse potremmo riuscire ad evitare che diano l'allarme." I compagni annuirono. Il giovane mago thyatiano preparò il suo incantesimo, mentre Voran, Conner e Keruin approntavano l'arco e le balestre. "Appena do il segnale" disse Voran, "scagliate i vostri dardi. Non lasciate che si avvicinino". Senshu si fece avanti, stringendo il suo scudo. "Io mi metterò all'ingresso del ponte, a fare da scudo. Che i goblin provino ad avvicinarsi!". Souane lo affiancò scuotendo la testa con il suo spadone in pugno pronta a prendere posizione non appena i compagni avessero dato via all'assalto. Liziano pronunciò le parole magiche, ma l'incantesimo ebbe un effetto limitato: solo un goblin crollò a terra addormentato. "Maledizione!", esclamò il mago. "Qualcosa è andato storto". "Non importa", disse Voran, scoccando una freccia. "Li abbatteremo comunque." La freccia saettò precisa, colpendo un goblin in pieno petto. Il piccolo umanoide cadde nel fiume, trascinato via dalla corrente. Conner scoccò il dardo della sua piccola balestra da halfling, riuscendo ad abbattere un altro goblin, e Seebo fece scaturire dalle sue piccole mani di gnomo un raggio rovente all'indirizzo di uno dei due Worg che si trovavano all'imboccatura del ponte sull'altra sponda del fiume. Il ringhio di dolore del grosso lupo ruppe il silenzio. Rivolgendosi a qualcuno all'interno della fortificazione nella lingua gutturale dei goblin, avvertì dell'attacco. La battaglia ebbe così inizio. Senshu, con la sua ascia e lo scudo, e Souane, con il suo spadone, si posizionarono all'ingresso del ponte bloccandone il passaggio e proteggendo il resto del gruppo. Keruin, spostandosi per avere una visuale migliore, lanciò un dardo con la sua balestra all'indirizzo del Worg, ma mancò il bersaglio. E Voran, con un altro tiro preciso, stese un goblin con una freccia piantata in mezzo agli occhi.
D'improvviso, sei Worg uscirono dal fortino, correndo rapidi, e attraversarono il ponte. Si avventarono su Souane e Senshu che erano pronti a respingere l'attacco. Dietro i lupi anche una pattuglia di goblin si riversò sul ponte. Liziano, senza esitare, scagliò un Fulmine magico che attraversò il ponte per tutta la sua lunghezza, ferendo i Worg e uccidendo i primi due goblin della pattuglia appena uscita dalla fortificazione. Nella concitazione della battaglia Senshu e Souane vennero gravemente feriti dai Worg e la giovane traladariana gettata a terra. Keruin, invocando la protezione di Petra, si avvicinò a Senshu che in quel momento era a lui più vicino, curandolo con un incantesimo mentre Voran e Conner continuavano a scagliare frecce bersagliando i goblin e i Worg. Altri lupi si avventarono su Souane che cercava di difendersi a terra.
La barbara, cadendo preda di una furia berserker, iniziò a far roteare il suo spadone nonostante la posizione infelice e riuscendo ad uccidere ben due Worg falciandone le zampe. I goblin sul ponte, protetti dai loro scudi, rispondevano alle frecce e i dardi di Voran e Conner lanciando contro i loro giavellotti. Uno dei Worg rimasti morse ancora Souane affondando nelle sue carni i suoi denti affilati. Con un urlo di dolore selvaggio, la giovane traladariana si rialzò da terra e con un colpo magistrale del suo spadone, recise la testa del grosso lupo, ponendo fine alla sua minaccia. Voran, abbandonato l'arco e impugnato il suo stocco magico e la sua spada corta d'argento, si gettò in mischia uccidendo un altro goblin. Alcuni Worg e goblin riuscirono a darsi alla fuga: qualcuno fuggendo nel bosco pietrificato e altri ritirandosi all'interno del fortino. Il silenzio calò sul campo di battaglia, interrotto solo dallo scorrere lento del fiume e dal respiro affannato degli avventurieri. I corpi dei Worg senza vita giacevano sparsi sul ponte e nelle sue immediate vicinanze, e alcuni corpi dei goblin galleggiavano in acqua portati via dalla corrente. Voran, osservando i corpi di quegli umanoidi morti, notò qualcosa di strano. "Guardate" disse, indicando un goblin caduto nel fiume. "Il suo corpo è sparito, inghiottito da un vortice di bolle". "Qualcosa vive in questo fiume" aggiunse Liziano, il suo volto pensieroso. "Questo posto è più pericoloso di quanto sembri". "Dobbiamo entrare nel fortino" disse Souane, la voce ferma, nonostante le ferite subite. Voran annuì, lo sguardo determinato. "Bene. Prepariamoci. Non sappiamo cosa ci aspetta là dentro". Il gruppo si riorganizzò e si inoltrò nel fortino, trovando un area disordinata che fungeva da corpo di guardia, con resti di cibo su un tavolo e pelli di lupo sparsi un po' ovunque. "Che schifo!", esclamò Conner, tappandosi il naso. "C'è puzza di goblin ed escrementi di worg". Più avanti si apriva un altro ambiente con quello che sembrava essere un cancello che era stato aperto. Probabilmente era un recinto per i Worg che vivevano con i goblin. Da oltre una porta di pietra chiusa la compagnia sentiva provenire un vociare concitato di goblin. Senshu, esaminando la porta, disse: "È bloccata. Non vedo meccanismi per aprirla. Forse è sbarrata dall'altro lato". Seebo allora lanciò su di se prima un incantesimo di Invisibilità e poi un incantesimo di Volare. Lo gnomo illusionista si librò in volo sopra il fortino così da scrutare l'area e avere un'idea di cosa avrebbero dovuto affrontare. Infatti il covo dei Teschio di Lupo era stato ricavato sfruttando la presenza di alberi e cespugli di sottobosco pietrificati. In alcune parti questi erano stati appositamente rotti per allargare gli ambienti alle esigenze dei goblin e in altre aree erano stati portati pezzi di tronchi o di cespugli di pietra per creare nuovi ambienti. Solo l'intreccio dei rami e delle foglie degli alberi pietrificati sopra le loro teste fungeva da soffitto e l'altezza delle fronde degli alberi permetteva agevolmente a Seebo di potersi librare in aria e superare le porte e i muri che dividevano gli ambienti del covo. Dall'alto, lo gnomo vide oltre una seconda porta un ambiente molto più grande, con una ventina di goblin e quattro Worg. Con loro forse anche il Re di quella tribù intento a rassicurare ed incitare alla lotta i suoi combattenti. Dall'altro lato scorse una prigione, dove una vecchia donna traladariana era tenuta prigioniera custodita da sette goblin. Decise di provare a mettersi in contatto con lei. Volando scese all'interno della prigione. La vecchietta era seduta a terra legata con una corda ai polsi, il volto segnato dalla paura e dalla sofferenza. Seebo iniziò a sussurrarle parole di rassicurazione, informandola che lui e i suoi amici erano arrivati per salvarla e portarla via. Ma la vecchietta, già spaventata e provata dalla prigionia, non vedendo nessuno e non capendo da dove provenisse la voce iniziò ad urlare attirando l'attenzione dei goblin. “Taci vecchia! O ti squartiamo!” la minacciò uno degli umanoidi in uno stentato traladariano avvicinandosi al cancello della prigione. La vecchietta, tremante, ammutolì. Seebo ritentò più volte di parlare a bassa voce all'anziana donna, ammantato sempre dal suo incantesimo di invisibilità per non essere scoperto dai goblin, ma ottenne solo il risultato di spaventare ancora di più la vecchia prigioniera che iniziò a mormorare tra sé preghiere dirette a Petra in cerca di protezione dalle voci che sentiva nella sua testa. Lo gnomo desistette e continuò a scrutare dall'alto la fortificazione dei Teschio di Lupo. Era rimasto un solo ambiente di quel covo oltre il fiume che costeggiava la fortificazione, raggiungibile attraverso un tronco cavo che lo attraversava, dove si trovavano tre umanoidi dall'aspetto insolito.
Sembravano essere degli Hobgoblin. Ma a guardarli bene, non lo erano. Più magri e ossuti. La loro pelle era di colore verdastro pallido e dall'aspetto gommoso. Avevano capelli brunastri, folti e arruffati, con occhi giallastri e denti più grandi e affilati di quelli di un hobgoblin. Indossavano pelli di lupo sopra le loro armature di cuoio ed erano intenti a pulire le loro armi. Seebo si ricordò di aver letto, durante i suoi studi, di quelle creature. Erano dei Thoul! Seebo tornò volando dai suoi compagni. "Ho trovato qualcosa", annunciò "Una prigione con una vecchia. E altri goblin e worg con il loro Re. E degli umanoidi più grossi dei goblin. Sono Thoul, un incrocio magico tra hobgoblin, ghoul e troll. Paralizzano con il loro tocco e sono in grado di rigenerare le loro ferite!" Quelle notizie gettarono il gruppo nello sconforto. Affrontare i Thoul sarebbe stato estremamente pericoloso, per non parlare di quella notevole quantità di goblin presenti ancora nel covo con il loro Re. "Dobbiamo salvare quella vecchietta! Potrebbe sapere dove si trova Stephan!" disse Keruin. "Ma non possiamo affrontare tutti contemporaneamente." aggiunse. Il gruppo si ritirò all'ingresso della fortificazione per discutere sul da farsi. La situazione era critica, le risorse limitate, e il nemico in agguato.
Lascia un commento
Annulla risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.
Comments on '16 – Nel Covo dei Teschio di Lupo' (0)
Feed dei commenti