5 – A Caccia dei Ladri di Cavalli

GIORNO  10 THAUMONT

Delle grida di dolore e disperazione si alzano nella sala della fattoria. Daria e Alfana, chine sul corpo senza vita di Taras, non si danno pace. I visi rigati dalle lacrime sono contorti in smorfie di pura sofferenza e nulla possono le parole di conforto di Pyotr anch'esso scosso e addolorato per la morte del figlio. La compagnia di avventurieri assiste in silenzio e in modo composto alla perdita della famiglia Sukiskyn ben conoscendo quanto sia doloroso. Un'altra volta ancora per mano di goblin. Una piaga di quelle loro terre difficile da estirpare.
Stanchi e feriti per quella lunga notte appena trascorsa, tutti cercano per un poco un posto dove tirare il fiato e recuperare un po' di lucidità. Il sole lentamente inizia ad alzarsi e con sé porta la consapevolezza nella Compagnia di essere riusciti, oltre a salvare la propria vita, in una difficile impresa; l'avere ucciso Gnhass, il Re dei goblin LamaRossa.
L'interno della fattoria è lo scenario di un vero e proprio campo di battaglia. Cadaveri di goblin sono ovunque nella sala principale e il forte odore della morte sta già invadendo l'abitazione dei Sukiskyn. Per prima cosa si rende necessario portare fuori tutti i corpi dei goblin morti che gli avventurieri ammassano nel campo aperto tra la fattoria e il bosco dopo averli spogliati delle loro armi e dei loro pochi averi. Che comunque restituisce agli avventurieri un piccolo gruzzolo di monete capace di sostentare tutti loro per parecchi mesi. Ma la loro ricompensa vera e propria si trova sul cadavere di Gnhass. L'ascia bipenne del re goblin e l'anello che portava ad un dito brillano di una tenue aurea magica quando Seebo mormora quelle che per i suoi compagni sono arcane ed incomprensibili parole. Lo gnomo però non è in grado di comprendere quali siano le loro proprietà magiche, ma sicuramente non sono dei comuni manufatti. E la sorpresa si manifesta quando Conner prendendo tra le mani i due orecchini di rubino indossati dal re goblin, osservandoli attentamente per qualche minuto, ne stima un grande valore: 1500 reali d'oro ciascuno!
Su iniziativa di Souane il gruppo decide di dare una parte delle monete trovate sui cadaveri dei goblin a Pyotr e alla sua famiglia a parziale riparazione dei danni subiti alle strutture della fattoria da parte dei goblin. Nulla avrebbe potuto colmare la perdita del giovane Taras, ma la famiglia Sukiskyn accetta quel denaro ringraziando gli avventurieri.

Gli avventurieri bruciano i cadaveri dei goblin

Nell'ammassare i cadaveri dei goblin per dare loro fuoco, i compagni hanno conferma della presenza di tre clan differenti di goblin, come aveva riferito loro Pyotr: le Vipere, i LamaRossa e i Teschio di Lupo. Una volta terminato di ammassare i cadaveri degli umanoidi e averli imbevuti di parecchio olio da lampa, viene dato loro fuoco. Per tutto il giorno un fumo nero e denso si alza verso il cielo mentre la radura si riempie di un odore acre di carne bruciata.
Nella mattinata, dall'altra parte della radura, vengono intanto scavate tre fosse dove nel primo pomeriggio, in un surreale silenzio, viene officiata dalla vecchia Kuzma la sepoltura dei tre membri del clan dei Sukiskyn: Novannes, Hakos e Taras.
Quando all'ora di pranzo tutti si ritrovano assieme senza troppo entusiasmo a consumare un pasto frugale, Keruin e Voran rivolgendosi a Pyotr cercano di convincerlo ad abbandonare la fattoria assieme alla sua famiglia per un luogo più sicuro. Il capo dei Sukiskyn replica loro che non ha intenzione di abbandonare la dimora dei suoi avi e che non si aspetta nessun tipo di aiuto, almeno non nell'immediato, da parte dei soldati del Barone di Kelvin. La fattoria è troppo lontana dalla città e si trova in una zona di frontiera con l'area selvaggia della pericolosa Foresta Dymrak. E le loro attività economiche e dell'intera zona poco incidono sul benessere della baronia. Seppure Pyotr non ritiene il loro avamposto completamente sicuro confida che l'uccisione del re dei goblin LamaRossa possa aver creato scompiglio nella comunità goblin così da tenere alla larga gli umanoidi almeno per un po' di tempo.
Qualcosa comunque sta accadendo nella foresta, secondo il capo dei Sukiskyn: un attacco di umanoidi così in forze non si era mai verificato e neanche degli assalti temporalmente così ravvicinati agli altri avamposti umani anch'essi ai margini della foresta. Per far meglio comprendere alla compagnia la situazione Pyotr disegna loro una mappa approssimativa della zona e ribadisce quanto gli è stato riferito da un amico di passaggio due giorni addietro: che sia l'avamposto di Cherckass che quello di Hokol erano stati saccheggiati e distrutti. Dell'avamposto di Ilyakana, dove si dovrebbe trovare Stephan, non ha notizie. E suo fratello che si trovava lì sarebbe già dovuto tornare...
I compagni di avventura capiscono che la famiglia Sukiskyn mai lascerà la propria dimora e così decidono che l'indomani si sarebbero messi sulle tracce dei goblin fuggiti con i cavalli. Erano stati ingaggiati dal fratello di Pyotr proprio per condurre quegli animali da Sukiskyn a Rifllian, e non farlo avrebbe voluto dire perdere l'ingaggio. Così trascorrono il resto della giornata riposando un po' e dando una mano alla famiglia di boscaioli nel sistemare al meglio la fattoria.
Nel pomeriggio, dopo la cerimonia funebre dei tre membri del clan Sukiskyn, Voran e Souane escono dalla fattoria e assieme iniziano a perlustrare la zona circostante. Le evidenti tracce dei cavalli rubati dai goblin Vipere si allontanano lungo un sentiero che si inoltra nella foresta verso sud est e che percorrendolo tutto, riferisce Pyotr, conduce dopo un paio di giorni all'avamposto di Segenyev alle pendici delle Montagne del Tuono.
Quando rientrano dopo la loro perlustrazione, il sole sta tramontando. Tutti si riuniscono all'interno delle mura di pietra dell'edificio centrale e dopo aver sbarrato le porte di accesso si radunano nella grande sala per la cena.
La conversazione è dimessa e l'aria triste. Ma Pyotr non può che essere contento della decisione degli avventurieri di andare l'indomani a recuperare i cavalli che sono stati rubati. Per lui e la sua famiglia sono fonte di sostentamento quando, una volta recuperati, verranno portati a Rifllian dagli elfi. Conversando gli avventurieri chiedono a Pyotr se ha mai visto o sentito parlare di uomini con tatuato una coppia di manette, ma l'uomo risponde negativamente e così gli altri membri della famiglia.
Seppure il sonno di tutti sia teso ed agitato, sistemati alla meglio sul pavimento della sala, la notte scorre silenziosa e tranquilla.

 

GIORNO 11 THAUMONT

L'alba del nuovo giorno si presenta con un forte vento che porta con se svariati ammassi nuvolosi. Voran, seguito dai suoi compagni, si reca dalla vecchia Kuzma in cerca delle sue cure, prima di mettersi in marcia all'inseguimento delle Vipere che hanno rubato i cavalli. L'anziana sacerdotessa di Zirchev invoca su di loro la benevolenza del Cacciatore e augura loro una buona fortuna. Una volta curati e risanati tutti quanti, la compagnia saluta Pyotr, che li ringrazia ancora per la loro disponibilità e spera di rivederli presto con i suoi cavalli. Il sentiero si allontana dalla fattoria dei Sukiskyn e si inoltra dopo poco in una foresta molto fitta piegando verso est. Voran, aiutato da Souane che sta apprendendo l'arte del seguire le tracce e riconoscere il linguaggio della natura, con passo sicuro guida il gruppo sul sentiero a caccia dei goblin e dei cavalli rubati. E a metà giornata giungono al limitare della foresta. Davanti a loro si presenta una distesa sconfinata di campi che si estende per chilometri e chilometri verso est. Il sentiero da loro seguito prosegue il suo percorso non più dentro la foresta ma costeggiandola. Conner intravede ad una decina di metri di distanza fuori dal sentiero, tra gli ultimi alberi che lasciano poi spazio alla prateria, una torre di osservazione in legno alta una decina di metri. Il piccolo hin si arrampica su per le scale raggiungendo la sommità della torre e dall'alto riesce a intravedere molto in lontananza ad est, dall'altra parte della pianura, del fumo alzarsi da un punto non bene distinto ai piedi delle Montagne del Tuono. Consultando le mappe che hanno a disposizione, gli avventurieri pensano che forse quel fumo possa provenire dall'avamposto di Segenyev. Ma i cavalli sono per il momento la loro priorità. Continuano così il loro inseguimento. Lungo il sentiero Voran e Souane si rendono conto che alle tracce dei goblin e dei cavalli si sono aggiunte le tracce di Worg, ma non riuscendo a comprendere cosa questo possa effettivamente significare. Il pomeriggio trascorre senza incidenti e la giornata volge al suo termine. Voran, aiutato da Souane, si dedica così alla ricerca di un posto dove trascorrere in sicurezza la notte e il ranger trova una conca sul dolce pendio di una collina al limitare della foresta in grado di ospitare tutta la compagnia riparandoli dal vento e dall'umidità della notte. Notte che passa tranquilla seppure il forte vento non accenna a diminuire.

 

GIORNO 12 THAUMONT

E all'alba un fronte nuvoloso carico di acqua giunge sopra la foresta e sopra le teste degli avventurieri portando con se la pioggia. Guardando al cielo Voran annuncia ai compagni con un po' di sconforto che molto probabilmente quel brutto tempo li avrebbe accompagnati per almeno i prossimi due giorni. E con quella previsione il gruppo di avventurieri si rimette in cammino sulle tracce dei goblin e dei cavalli. Un'ora dopo pranzo Voran e Souane notano che le tracce che stanno seguendo abbandonano il sentiero principale per dirigersi nel folto della foresta. Dopo circa duecento metri si apre davanti a loro una piccola radura fangosa che ospita sei grossi scarabei che sono intenti a pasteggiare quieti con i cadaveri spogli e insanguinati di goblin, frammisti a carcasse di cavalli. Ad un albero poco lontano è appeso per i piedi il corpo obeso di un goblin piuttosto grosso. Il ranger avvisa i compagni che questi Scarabei Bombardieri dall'aria quieta sono in grado di spruzzare acido e la compagnia decide, su suggerimento del piccolo Conner, di cercare intanto delle tracce tutto attorno alla radura. Voran riesce a trovare due serie di tracce distinte : una di goblin e cavalli che lasciano la radura in direzione sud est, e una di goblin e Worg che si dirige ad est. Ma il poter ispezionare direttamente i cadaveri e il campo di battaglia permetterebbe alla compagnia di comprendere meglio quanto accaduto. La presenza dei Scarabei Bombardieri frena però la compagnia dall'avvicinarsi non avendone mai incontrato uno e non sapendo esattamente quanto possano essere pericolosi. Passano i minuti mentre quei parassiti giganti sembrano non curarsi della loro presenza continuando a mangiare i cadaveri dei goblin e dei cavalli. Alla fine la compagnia supera la propria titubanza e si organizza per attaccare gli scarabei. Conner, Keruin, Voran e Hurik lanciano le loro frecce al loro indirizzo mentre Seebo scaglia un suo Dardo Incantato contro l'unico scarabeo ad essere stato colpito dalla freccia del ranger. Eccetto per l'unico scarabeo ad essere stato colpito, gli altri non sembrano essersi accorti degli avventurieri, forse anche grazie al forte vento che soffia nella radura. Così Seebo mormora subito dopo un altro incantesimo e Souane, poco distante dallo gnomo, rapidamente si Ingrandisce come già le era accaduto durante il combattimento alla fattoria dei Sukiskyn contro il re dei goblin. Lo scarabeo si avvicina verso il gruppo e non appena si trova vicino al piccolo Conner, dalla sua bocca si sprigiona uno spruzzo di acido che lo investe, fortunatamente senza causargli alcun tipo di ferita. Forse quei Scarabei Bombardieri non sono così temibili come gli avventurieri pensavano. Souane gli si avvicina con le sue giganti fattezze e con un singolo colpo del suo spadone lo spiaccica a terra. Conner, Hurik e Seebo sempre a causa del forte vento che continua a soffiare tentano invano di colpire un altro scarabeo con le loro armi da lancio. Due di questi però si accorgono della loro presenza e infastiditi si avvicinano verso di loro ed entrambi spruzzano dalla bocca il loro acido che fortunatamente non sortisce alcun effetto. Souane un'altra volta attacca e schianta sul colpo uno scarabeo, cosa che non riesce invece a Keruin nei confronti dell'altro mostro.

Conner lascia cadere la sua balestra per impugnare il suo stocco e così avventarsi sullo scarabeo già ingaggiato in corpo a corpo dal nano, e riuscendolo a colpire e ferire. Scarabeo che poi viene ucciso da Voran che anche lui, lasciato il suo arco e impugnata Traldarian, si è unito al combattimento corpo a corpo.
Hurik nel frattempo vede un goblin uscire da dietro un albero al limitare della radura intento ad allontanarsi velocemente dal luogo dello scontro. Il monaco scatta velocemente con una rapida corsa raggiungendolo e impegnandolo in una lotta dall'esito scontato. Il goblin viene bloccato, immobilizzato ed in fine reso privo di sensi. E in quel momento Hurik si rende conto che il goblin in realtà è _ una _ goblin.
Adesso anche gli altri tre scarabei si sono resi conto della presenza degli avventurieri e si avvicinano verso di loro, ma Souane con un altro colpo del suo spadone gigante, ne schianta uno, mentre un altro viene ucciso dagli attacchi congiunti di Keruin, Conner e Voran. Lo scarabeo rimasto soffia dalla sua bocca dell'acido e questa volta il ranger e il sacerdote di Petra non sono fortunati come lo sono stati i loro compagni in precedenza, e subiscono gli effetti del particolare attacco del mostro riportando lievi bruciature alle braccia e alle gambe. E' Souane che poi pone fine a quel combattimento uccidendo quell'ultimo scarabeo rimasto con un colpo secco.
Senza più la presenza di quei parassiti giganti, e dopo aver ripreso fiato, gli avventurieri si aggirano tra i resti di quel campo di battaglia. Notano la presenza di oltre una ventina di cadaveri di goblin quasi tutti appartenenti al clan Vipere riconoscibili dai tanti tatuaggi presenti sui loro corpi che rappresentano serpenti o le squame della pelle di serpente. Eccetto per tre cadaveri appartenenti al clan Teschio di Lupo che riconoscono per il loro caratteristico abbigliamento che già avevano avuto modo di notare durante l'assedio all'avamposto dei Sukiskyn. E assieme a questi tre, a conferma dell'appartenenza a tale clan, gli avventurieri trovano anche la carcassa di un Worg. Sono però le diciassette carcasse dei cavalli, uccisi con ferite di arma e morsi di lupo, a destare perplessità tra gli avventurieri: perché sono stati uccisi quei cavalli? E perché i restanti goblin Vipere con il resto dei cavalli hanno preso la direzione a sud est e i goblin Teschio di Lupo con i loro Worg hanno preso la direzione ad est? Domande a cui il campo di battaglia non risponde, ma forse può farlo la goblin appena fatta prigioniera. La compagnia nota comunque che tutti i cadaveri sono stati spogliati dei loro averi.

Souane e Seebo interrogano la goblin

Quando la goblin riprende i sensi, Seebo inizia ad interrogarla essendo l'unico della compagnia a parlare la lingua della prigioniera. Impaurita la goblin risponde alle domande dello gnomo raccontando che i Teschio di Lupo hanno inseguito le Vipere perché questi avevano preso i cavalli alla fattoria, facendo intendere che quell'azione non era stata concordata. E che i cavalli erano stati considerati il “bottino” a loro promesso. Un bottino promesso anche per gli altri avamposti umani assaltati. Così aveva detto alla tribù il loro Re Jaggad, ucciso e appeso all'albero nella radura dai Teschio di Lupo, il quale spesso parlava e si confrontava con un grosso Hobgoblin. Alla richiesta di dove si trova il covo dei Teschio di Lupo, la goblin risponde che lei sa che si trova a sud, all'interno della Foresta Dymrak, in una foresta di pietra, ma che non conosce il motivo per cui questi dopo lo scontro si siano invece diretti ad est. Mentre riferisce che la loro tana, quella delle Vipere, si trova approssimativamente a tre giorni di marcia da dove si trovano in direzione sud est.
La compagnia dopo aver terminato di interrogare la goblin, è tutt'altro che unanime sul da farsi: seguire i goblin con i cavalli o dirigersi ad est sulle tracce dei Teschio di Lupo, probabilmente diretti a Segenyev? Tenere con se la prigioniera goblin con l'idea di strapparle lungo la via qualche altra informazione oppure ucciderla lì per lì ed evitare così il rischio di subire qualche colpo basso?
Intanto la pioggia continua a scendere sulla Foresta Dymrak mentre la giornata lentamente inizia a volgere al suo termine...

Posted on 22 Aprile 2024 in Articoli,Avventura 2,la cricca del dado maledetto by Marbon

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