Un goffo approccio

Una elaborazione della storia con Chat-GPT

Di mattina presto, gli avventurieri Voran il ranger, Souane la giovane barbara, Keruin il nano chierico di Petra, Seebo lo gnomo mago, Hurik il monaco e Conner l'halfling, si recano alla piccola chiesa dedicata a Petra fuori dalle mura della città fortificata di Kelvin, nel piccolo villaggio dei pescatori lungo il fiume. La chiesa è un piccolo edificio in pietra ad un piano che ospita un piccolo altare davanti ad una statua a grandezza naturale di Petra, e due inginocchiatoi. Lì, su indicazione di Fyodor il bardo, trovano e fanno conoscenza con Sergey Olanov, anch'egli sacerdote di Petra, e discendente di entrambi gli Huerin Olanov.

- Seebo: Buongiorno, signore. Siamo qui per parlare con voi di una questione molto importante. Riguarda il vostro antenato, Huerin Olanov.

- Sergey: Chi siete voi? E come sapete di Huerin Olanov? È una storia che pochi conoscono, e che io e mia sorella custodiamo gelosamente.

- Seebo: Oh, non preoccupatevi. Siamo amici di Fyodor, il bardo che ha cantato le gesta di Huerin e dei suoi compagni. Lui ci ha detto che voi siete il suo discendente diretto, e che potreste aiutarci a scoprire la verità su ciò che gli è accaduto.

- Sergey: Fyodor? Quel ciarlatano che si spaccia per un erudito? Non mi fiderei di lui neanche se mi pagasse. E voi, che cosa volete da me? Forse siete venuti a rubarmi il poco che ho, o a profanare la memoria del mio antenato?

- Seebo: No, no, assolutamente no. Siamo solo curiosi, e vorremmo sapere di più sulla sua vita e sulla sua morte. Magari potremmo anche rendere omaggio alla sua tomba, se ci dite dove si trova.

- Sergey: La sua tomba? E chi vi dice che io sappia dove si trova? E perché dovrei dirvelo, a voi che non conosco e che non mi ispirate fiducia?

- Seebo: Beh, perché... perché...

 

A questo punto, Seebo si rende conto di aver fatto un pessimo lavoro nel presentarsi e nel guadagnarsi la simpatia di Sergey. Il sacerdote di Petra lo guarda con sospetto e irritazione, e sembra sul punto di cacciarlo via. Ma prima che possa farlo, una voce infantile si fa sentire dal fondo della chiesa.

- Conner: Scusate, signore. Posso dire una cosa?

- Sergey: Chi sei tu, piccolo? E cosa vuoi?

- Conner: Io sono Conner, e sono uno dei compagni di Seebo. Lui è un po' impacciato, ma non voleva offendervi. In realtà, noi siamo qui perché abbiamo trovato la tomba di Huerin Olanov, nella miniera abbandonata di Tokash.

- Sergey: Cosa? Avete trovato la tomba di Huerin Olanov? Ma come è possibile? E perché siete venuti proprio qui?

- Conner: Perché... perché volevamo rendere giustizia al vostro antenato, che è stato un grande eroe, e che è morto in modo ingiusto. E perché volevamo che voi lo sapeste, e che poteste dargli una sepoltura degna, qui nella sua terra.

Conner parla con sincerità e innocenza, e il suo sguardo è pieno di ammirazione per Huerin Olanov. Sergey rimane colpito dalle sue parole, e sente una scossa nel suo cuore. Guarda gli altri avventurieri, e vede che anche loro hanno un'espressione seria e rispettosa. Tra loro, nota anche Keruin, il nano chierico di Petra, che indossa i simboli della sua fede. Sergey capisce che forse Conner ha detto la verità, e che quegli sconosciuti non sono dei malintenzionati, ma dei veri cercatori di avventura e di giustizia. Decide allora di dare loro una possibilità, e di ascoltare la loro storia.

- Sergey: Bene, piccolo. Mi hai convinto. Venite con me, vi porterò a casa mia. Lì potremo parlare con più calma, e potrò anche presentarvi mia sorella, Dasha. Lei è l'unica famiglia che mi resta, e anche lei vorrà sapere di Huerin Olanov.

- Conner: Grazie, signore. Siete molto gentile.

- Seebo: Grazie, Conner. Sei stato bravissimo. Mi hai salvato la pelle.

- Keruin: Sì, Conner. Hai fatto bene. Ma ora, state attenti a quello che dite. Non dobbiamo rivelare il segreto della spada Traldarian. Potrebbe essere pericoloso, sia per noi che per loro.

Gli avventurieri seguono Sergey fuori dalla chiesa, e si dirigono verso la sua casa, che si trova a pochi passi di distanza. La casa è una modesta abitazione di legno e paglia, con una sola stanza e un piccolo camino. Lì, fanno conoscenza con Dasha, la sorella di Sergey. Lei è una giovane donna dagli occhi e i lunghi capelli neri, che li accoglie con un sorriso timido e gentile. I due fratelli, Dasha e Sergey, ascoltano attentamente la storia della compagnia di avventurieri sul ritrovamento della tomba del loro antenato nella miniera abbandonata di Tokash, ma il gruppo sta molto attento a non menzionare il ritrovamento nella tomba della spada Traldarian. Sergey e Dasha dopo aver ricevuto assicurazione che la compagnia avrebbe ricondotto a Kelvin i resti di Huerin per una degna sepoltura, raccontano la storia della loro famiglia e quanto è stato tramandato loro sulla tragica fine del loro antenato.

- Dasha: Noi siamo i discendenti di Mirovin Olanov, fratello più piccolo di Huerin Olanov. Mirovin al tempo dell'Invasione Thyatiana rimase orfano e fu affidato a dei parenti. Ma a provvedere alle sue esigenze e alla sua crescita fu un elfo originario del Bosco di Radlebb di nome Kaelledil. Questo era amico e compagno di avventure, ancora prima dello scoppiare della guerra, di Huerin, Milena e dei fratelli Kopul.

- Sergey: Kaelledil dopo la guerra passava periodicamente ad Halavos per assicurarsi del benessere del piccolo fratello del suo defunto amico, e nel corso degli anni raccontò al giovane Mirovin la storia e le avventure compiute assieme al fratello. Raccontò che quando Huerin fu trovato morto avvelenato, nella tenda di Milena fu trovato dell'oro accompagnato da una lettera che ne confermava la provenienza thyatiana destinata proprio a Milena per avvelenare il suo compagno. I fratelli Kopul furono costretti così a condurla al Tempio dell'Ascensione di Halav, dove in quel momento di guerra aveva sede l'Ordine della Spada Dorata, per essere giudicata da un tribunale che in fine la condannò al carcere a vita. Lì morì e alcune voci sostengono che tutt'oggi il suo fantasma si aggiri tra le rovine del tempio ormai abbandonato.

- Dasha: Ma Kaelledil aveva sempre raccontato a Mirovin di non aver mai creduto alla colpevolezza di Milena, in quanto la giovane era una sacerdotessa di Petra, di indole buona, sempre pronta ad aiutare i bisognosi ed estremamente innamorata del suo compagno Huerin. E che un assassinio per avvelenamento era un gesto troppo estremo e troppo malvagio per una giovane donna con quelle caratteristiche. Ma pur non credendo alla colpevolezza di Milena, non aveva mai fatto un nome a Mirovin su chi avesse potuto compiere quell’assassinio, ne tanto meno rivelò mai dove lui e i fratelli Kopul seppellirono Huerin.

- Voran: Questa è una storia molto triste e misteriosa. E voi, cosa ne pensate? Credete che Milena fosse davvero una traditrice, o che ci fosse qualcun altro dietro il suo assassinio?

- Sergey: Non lo so, amico. Io ho sempre avuto dei dubbi sulla sua colpevolezza, ma non ho mai avuto delle prove per smentirla. Forse c’era qualcuno che voleva eliminare Huerin, perché era un ostacolo ai suoi piani. Forse qualcuno che voleva approfittare della guerra per arricchirsi o per prendere il potere. Forse qualcuno che aveva dei rancori personali verso di lui. Ma chi fosse, non lo so.

- Souane: E non avete mai cercato di scoprirlo? Non avete mai indagato su questa storia, o provato a contattare Kaelledil o i fratelli Kopul?

- Dasha: No, purtroppo no. Kaelledil scomparve poco dopo la guerra, e nessuno sa dove sia andato. Forse è tornato nel suo bosco, o forse è morto. I fratelli Kopul invece si dispersero per il mondo, e non abbiamo mai avuto modo di incontrarli. E poi, noi siamo sempre stati poveri e umili, e non abbiamo mai avuto le risorse o le opportunità per fare delle ricerche. Abbiamo sempre vissuto di quello che ci dava la nostra fede in Petra, e del ricordo di Huerin Olanov.

- Keruin: Capisco, amici. Siete delle persone oneste e devote, e meritate il nostro rispetto. Noi siamo qui per aiutarvi, e per onorare il vostro antenato. Vi promettiamo che torneremo presto con i suoi resti, e che gli daremo una sepoltura degna, qui nella sua terra. E magari, nel nostro viaggio, scopriremo anche qualcosa di più sulla sua morte, e su chi gli ha fatto del male.

- Sergey: Vi ringraziamo, avventurieri. Siete dei veri eroi, e siete i benvenuti nella nostra casa. Che Petra vi protegga e vi guidi nel vostro cammino.

Gli avventurieri si congedano così dai fratelli Olanov rinnovando la promessa di tornare, non appena concluso il loro attuale impegno, per portare le spoglie di Huerin a Kelvin e dargli una migliore sepoltura. Poi, riprendono il loro viaggio verso il Tempio dell’Ascensione di Halav, dove sperano di trovare altre tracce del passato, e forse anche del futuro

Posted on 22 Dicembre 2023 in Articoli,la cricca del dado maledetto by Marbon
Tag: ,

Comments on 'Un goffo approccio' (0)

Lascia un commento