1 – Un triste addio ed un nuovo inizio

GIORNO 20 VATERMONT

Lady Prestelle è piuttosto soddisfatta del lavoro fatto dai suoi ‘ragazzi’, anche se molto dispiaciuta per la morte di Qendar. Narzy lo gnomo prigioniero viene preso in consegna e in custodia dalle guardie elfiche di Rifllian, mentre viene deciso il suo destino nella dimora della signora elfica. Questa non sembra intenzionata a occuparsi direttamente della sorte dello gnomo, e i due nani della compagnia Durian e Keruin vorrebbero condurre il prigioniero direttamente ad Altaforgia per consegnarlo alla giustizia della loro patria. Viene così deciso che Narzy verrà portato alla città degli gnomi. Lady Prestelle ‘invita’ la compagnia a lasciare il grimorio del piccolo necromante e la potente bacchetta magica che aveva ucciso Qendar, in custodia a Rifllian per evitare che qualche malintenzionato possa sottrarle alla compagnia e tornare ad utilizzarle per scopi malvagi. Dopo una forte resistenza degli avventurieri a privarsi di tali oggetti, ascoltando i saggi consigli di Keruin, le difficoltà paventate da Lady Prestelle e la sua promessa di un lauto risarcimento, alla fine cedono e accettano di lasciare quei potenti oggetti nelle mani degli elfi, e Rifllian sarà per sempre la loro casa pronta ad accoglierli e a sostenerli in futuro.

Voran e Keruin fanno ancora presente a Prestelle che nelle miniere non è stata eliminata la minaccia della strega-vampiro lì imprigionata, ma la signora degli elfi fa notare che quella miniera si trova all’interno dei confini del regno gnomico di Re Dorfus e che non lo considera un problema diretto degli elfi, anche se si augura che gli gnomi e i nani se ne occupino quanto prima. Così come non considera un problema degli elfi il fatto che ad Altaforgia ci siano una o più figure che collaboravano con lo gnomo necromante. L’elfa quindi invita la compagnia ad andare a riposarsi; Qendar verrà onorato con un rito funebre dopo due giorni, e poi il gruppo sarebbe potuto partire per condurre lo gnomo necromante ad Altaforgia e alla sua giustizia. Non prima però di averli messi al corrente di un possibile loro nuovo ingaggio : a Rifllian è giunto un allevatore di cavalli che le ha proposto la vendita di una rara mandria di cavalli completamente bianchi – il cavallo bianco è il simbolo del Clan elfico Callarii – e che gli elfi hanno acquistato avendone già concordato il prezzo. Tale allevatore è in cerca di una scorta per condurre questa mandria e l’ingaggio avverrebbe direttamente da parte di quest’uomo. Ma Lady Prestelle sarebbe contenta se a scortare questi cavalli fossero persone di cui si fida e di una certa esperienza.

Avrebbero avuto tutto il tempo di ragionarci su , quella sera si sarebbero rivisti alla locanda del Cigno d’Argento. Così si congedano dall’elfa e si recano da Maylen per lasciargli gli oggetti magici trovati di cui ancora non conoscono le proprietà magiche per farseli Identificare come promesso loro da Prestelle, e poi a visitare i loro parenti. Così trascorre la giornata a Rifllian, ancora tutti tristi per la morte del loro amico Qendar. E la sera si ritrovano alla locanda del Cigno d’Argento. Si è sparsa la voce della morte dell’elfo e del successo compiuto dalla compagnia nella liberazione della miniera e la messa in sicurezza della strada commerciale. Stubb ospita gli avventurieri con giri di birra e arrosto gratis in cambio dei loro racconti, e parlando con il gioviale Hin e qualche avventore della locanda, vengono a sapere che ad Altaforgia è in preparazione la partenza dell’annuale Carovana degli Gnomi diretta a Specularum – capitale del Granducato di Karameikos, e che sempre nella città degli gnomi qualcuno sta organizzando una spedizione per liberare le Miniere di Kurest Hurgon. I nani Keruin e Durian riferiscono che sono delle miniere naniche che si trovano nella parte occidentale del Granducato in cui da molto tempo è imprigionata una piccola comunità nanica.

Poco più tardi vengono raggiunti da Lady Prestelle. L’elfa indica loro la presenza dell’allevatore di cui avevano parlato la mattina; Stephan è il suo nome. Voran, Keruin, Hurik e Souane si recano al suo tavolo e si presentano. L’uomo, un traladariano sotto i quarant’anni, alto e dai capelli rossi, e dai modi amichevoli conferma agli avventurieri che ha un accordo con Lady Prestelle e gli elfi di Rifllian per la vendita di una mandria di cavalli selvatici interamente bianchi che la sua comunità ha trovato ed addestrato. E’ in cerca di avventurieri che facciano da guardia e si assicurino che questi cavalli giungano sani e salvi da Sukiskin, la sua fattoria che si trova a due giorni di marcia ad est di Kelvin, fino a Rifllian. Per un compenso di 100 Reali d’Oro ( monete d’oro ) a testa. I quattro compagni, dopo essersi fatti spiegare un po’ più nel dettaglio i tempi e il tragitto da compiere, accettano l’ingaggio per loro e per gli altri compagni che in quel momento non sono presenti, e Stephan dà loro appuntamento il giorno 7 di Thaumont a Kelvin dove dovranno presentarsi ad un commerciante di nome Kalanos che fornirà loro un passaggio sul suo battello risalendo il fiume Volaga, fino al Traghetto di Misha. Da lì dovranno poi proseguire a piedi seguendo verso sud una strada commerciale per poi lasciarla, dopo aver incontrato un tempio dedicato alla Triade Traladariana, per un sentiero che conduce ad est direttamente a Sukiskin.

Stephan di Sukiskin

La sera si conclude e tutti vanno a riposarsi ; la prospettiva di un nuovo ingaggio e l’idea di attraversare una parte delle loro terre ancora mai viste, con il passaggio in una grande città come Kelvin, porta nuovo entusiasmo mitigando la tristezza per la morte del loro amico Qendar, e l’apprensione per una positiva assicurazione alla giustizia di Altaforgia del malvagio gnomo necromante da effettuare nei giorni successivi.

GIORNO 21 VATERMONT

La giornata riserva alcune sorprese : Durian, Huryk e Kiveal si svegliano debilitati e con una forte Febbre Lurida. Lo scontro avuto con Lawrence Gannovich e i suoi goblin topo mannaro porta ancora i suoi effetti. L’anziana Renna li accoglie nella sua dimora e, assistita da Keruin, ancora una volta somministra le sue stravaganti ma efficaci cure ai tre compagni di avventura. Souane passa la giornata con la sua famiglia, mentre Voran si allontana dal villaggio in cerca di un suo vecchio amico nella foresta : Filin il Druido. Ma senza trovarlo. Invece la sera a cena a casa con suo fratello Pavel e Igor, il socio del fratello nella conduzione della conceria, Voran racconta l’avventura che ha vissuto assieme ai compagni. Parlando della miniera, di Traldarian e della tomba di Huerin Olanov dove la spada è stata trovata, lamentandosi del fatto che ‘tutti’ – riferendosi a thyatiani, semiumani e umanoidi – sottraggono risorse alla loro gente – i traladariani -, Igor riferisce che quando si trovava a Kelvin aveva sentito pronunciare il nome Olanov da qualche parte. Ma non ricordandosi in che circostanza e riferito a chi.

GIORNO 22 VATERMONT

L’indomani Durian, Huryk e Kiveal sono rapidamente guariti dalla Febbre Lurida, e a metà mattinata possono partecipare anche loro alla cerimonia funebre per Qendar. Tutta la comunità di Rifllian è raccolta lungo le sponde del fiume con i membri del clan elfico in prima fila e tutti gli altri leggermente defilati poco più in dietro. Canti elfici tristi e consolatori vengono intonati tra una preghiera ed un’altra ad Ilsundal, Dio e Patrono degli elfi, perchè possa accogliere a sé l’anima immortale di Qendar. Il suo corpo ricomposto dalle amorevoli cure della comunità elfica, dopo la violenta morte accadutagli, è stato adagiato sul fondo di una piccola imbarcazione elfica, circondato da fiori e dai suoi effetti personali. Poi l’imbarcazione viene affidata alle correnti del Fiume Ventoso. Alcune frecce infuocate vengono lanciate dopo poco a colpire la barca che rapidamente prende fuoco e ne viene ben presto divorata, mentre i canti elfici accompagnano l’ultimo viaggio di Qendar in questo mondo.

Il pomeriggio tornano da Maylen sulle case sugli alberi degli elfi, per ritirare gli oggetti magici lasciati per essere identificati. L’elfo maestro di Kiveal rivela agli avventurieri che le piume magiche sono due Piume di Quatal che si trasformano in frusta. Lo stocco ha un potere di potenzioamento di medio basso livello e il flauto è un Flauto dei Topi. Di Traldarian, l’elfo mago conferma ancora una volta la sua ‘stranezza’ non essendo riuscito neanche con un incantesimo più potente a comprenderne la natura, se non rivelando una debole magia di potenziamento. Quando tutti i compagni sono presenti da Maylen, Kiveal annuncia la sua decisione di rimanere a Rifllian e non partire con loro il giorno dopo per Altaforgia e di non voler proseguire con altre avventure, per rimanere a studiare assieme al suo maestro. Per i compagni non è un fulmine a ciel sereno in quanto negli ultimi giorni l’elfo aveva dimostrato di essere sempre meno interessato ai fatti in divenire e più concentrato sui suoi studi. Un altro comiato per la compagnia che oltre ad aver perso due amici e due compagni di viaggio, ha perso anche gli unici esperti in magia e in attività di ricerca nei sotterranei. E per di più entrambi elfi. Ma tanto è.

Voran, Huryk, Keruin e Souane si dirigono da Prestelle a conclusione di quella triste giornata per definire gli ultimi dettagli della loro partenza da Rifllian l’indomani. L’elfa li accoglie dando a ciascuno di loro quattro gemme del valore di 50 Reali d’Oro ognuna, come parte della compensazione per aver lasciato in custodia agli elfi il grimorio e la bacchetta del necromante. Fornisce loro ben due mappe relative alla regione centrale del Granducato di Karameikos spiegando che anche queste hanno un valore economico significativo, oltre a poter tornare utili per i loro viaggi futuri. Ed esprime la sua soddisfazione per l’incarico di scorta alla mandria di cavalli che il gruppo ha accettato da Stephan di Sukiskin.

Posted on 19 Ottobre 2023 in Avventura by Marbon

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